Molti sono gli articoli che trattano sull’importanza degli effetti collaterali  quali osteoporosi,  diabete,  cataratta dovuti  all’uso di steroidi sistemici, ma anche inalatori (a dosi medio alte) nell’asma,  mentre   poco si parla delle patologie del cavo orale  correlate  non solo all’uso della terapia steroidea, ma anche di quella broncodilatatrice. Tali farmaci  infatti  agiscono modificando  il flusso,  la flora batterica e  il pH salivare  favorendo così la comparsa di  queste patologie.  In realtà, come emerge da dati recenti, i pazienti  lamentano disturbi del cavo orale,  ma   tali problematiche sono invece sottovalutate dal medico curante.

Inoltre le comorbidità dell’asma quali la rinite allergica, presente nella maggior parte dei soggetti asmatici e la poliposi nasale, presente nel 40% degli asmatici gravi, comportando una respirazione orale, ne  favoriscono la comparsa; sembra addirittura che  la rinite  rappresenti  la patologia più importante nel determinare patologie a livello del cavo orale.

I farmaci antiasmatici e  il non idoneo   igiene del cavo orale associato a un non corretto stile di vita possono determinare  la candidiasi, le parodontiti, le carie e le  erosioni dentarie . Inoltre gli inalatori utilizzati per  l’asma  ( beta 2 stimolanti) creano anche solo secchezza del cavo orale  perche’ agiscono riducendo il flusso salivare; tale fenomeno può essere antagonizzato bevendo prodotti non zuccherini ( gli zuccheri favoriscono infatti la comparsa di patologie del cavo orale) o eventualmente con stimolatori delle secrezioni salivari sotto forma di chewin -gum, gel  o collutori.

Analizzando le singole patologie la candidiasi e’ quella maggiormente correlata all’uso del cortisone inalatorio e sembra dipendere dalla dose dello steroide  inalato . Si manifesta con le classiche placche biancastre all’interno della bocca , sulla lingua e nel faringe che lasciano una mucosa arrossata molto urente .  Tale patologia può anche creare problemi nutrizionali per l’intenso dolore  alla deglutizione. Come profilassi si raccomanda il risciacquo della bocca con acqua o con acqua e bicarbonato dopo l’ assunzione del farmaco ed è  preferibile l’utilizzo  degli spray rispetto ai preparati in polvere in quanto questi ultimi contengono lattosio che favorirebbe la crescita di questa muffa. Utile inoltre l’uso del distanziatore che riduce il numero di particelle inalate che impattano nel faringe e cavo orale. In caso di persistenza della patologia , su consiglio medico, si possono utilizzare antimicotici topici.

Le erosioni dentarie sono invece legate all’acidità che si crea a livello del cavo orale e che è  in grado di erodere lo smalto e la dentina. Sono pochi i farmaci inalatori che hanno tale capacità in quanto dotati di un pH basso  ( più facilmente i beta2 stimolanti e i preparati in polvere) mentre un ruolo importante è svolto dal reflusso gastrico,  spesso presente nei soggetti asmatici. E’ importante perciò una dieta idonea per controllare tale patologia ( evitare bevande gassate, caffè  ecc..) e ricordare che i broncodilatatori hanno  un’azione miorilassante anche sullo sfintere gastroesofageo!. Interessante è inoltre il possibile danno meccanico sullo smalto dovuto all’eccessivo utilizzo di spazzolini elettrici . Si raccomanda pertanto nel corretto igiene del cavo orale di non lavarsi i denti sempre con tali presidi ma alternarli a quelli manuali, meno traumatici per il dente.

Anche le parodontiti ( gengiviti con formazione di tasche interdentarie che possono arrivare fino ad interessare l’osso) possono essere correlate all’asma anche se i dati che abbiamo attualmente a disposizione sono meno sicuri. Bisogna comunque ricordare che la tanta temuta osteoporosi che si manifesta nei soggetti che utilizzano alte dosi di steroidi avviene anche a livello mandibolare e  che le comorbidità che inducono la respirazione orale ( rinite allergica, poliposi, sleep apnea) favoriscono queste patologie.

Infine, strettamente legate, ad una corretta igiene del cavo orale, sono le carie dentarie. Queste patologie sono molto frequenti anche nei soggetti non asmatici , sia in età  pediatrica che adulta.  E’ stato però  evidenziato come i soggetti affetti da asma soffrano maggiormente di questa patologia, soprattutto delle forme più gravi. Questo deriva dall’uso di farmaci , in particolare dei beta2 short acting ( nei bambini utilizzati anche sotto forma di sciroppo) che inducono la proliferazione di particolari germi a livello salivare e  che riducono il flusso salivare, ma anche dall’uso di steroidi topici. Il ruolo però  più importante ha l’ingestione di bevande  e cibi zuccherini   utilizzati per antagonizzare la secchezza delle fauci associato ad un non corretto igiene orale, che dovrebbe essere messo in atto ogni qual volta si utilizzano prodotti topici per l’asma.

In conclusione le patologie del cavo orale non devono essere sottovalutate nel paziente asmatico in quanto fastidiose, con influenza negativa  sulla QoL del paziente e anche perchè possono aumentare il rischio di gravità di malattia.

Si raccomanda pertanto a tutti i pazienti asmatici di

  • Utilizzare correttamente gli inalatori e lo spacer
  • Utilizzare la terapia steroidea inalatoria al minimo dosaggio possibile ( in accordo con il medico curante)
  • Porre attenzione ai farmaci contenenti zuccheri (sciroppi o alcune polveri)
  • Sciacquare la bocca con sostanze a pH neutro o acqua e bicarbonato e gargarizzare dopo ogni inalazione ( in particolare prima di coricarsi)
  • Lavarsi i denti dopo ogni pasto
  • Utilizzare chewing -gum senza zuccheri , xylitolo, clorexidina per aumentare il flusso salivare ed evitare la secchezza del cavo orale
  • Adottare norme per la prevenzione delle carie ( dentifrici e collutori al fluoro)
  • Sottoporsi a controlli odontoiatrici periodici ( consigliati ogni sei mesi)
  • Porre attenzione allo stile di vita ( bevande e cibi zuccherini) e al reflusso gastrico

Federica Gani
Specialista in Allergologia e pneumologia Torino