1. L. Taylor et al. “Inflammatory phenotypes in patients with severe asthma are associated with distinct airway microbiology”. JACI 2018; 141 (1) 94-103

 

Recensione a cura  di: Giulia Carli – SOS Allergologia e Immunologia Clinica, Azienda USL Toscana Centro, Prato

 

La patofisiologia e la risposta al trattamento dell’asma bronchiale sono influenzati dal fenotipo infiammatorio, tuttavia pochi studi fino ad oggi hanno analizzato la relazione tra il substrato microbiologico e il tipo di flogosi presente nelle vie aeree.

In questo articolo viene riportata un’approfondita valutazione statistica delle differenze di microbioma delle vie aeree, attraverso il confronto delle caratteristiche citologiche e microbiologiche dello sputo indotto di una casistica di 167 pazienti con asma bronchiale di grado severo in una fase di stabilità clinica.

Dal punto di vista citologico, i fenotipi di asma sono stati suddivisi in 1) eosinofilico, 2) neutrofilico, 3) paucigranulocitico, 4) misto neutrofilico-eosinofilico.

L’analisi microbiologica è stata effettuata confrontando, tra i diversi gruppi fenotipici, sia la frequenza delle diverse unità tassonomiche, sia la dominanza di una o più di queste, nonché la diversità filogenetica dei vari campioni.

Le principali differenze nella composizione del microbioma delle vie aeree riguardano i fenotipi neutrofilo ed eosinofilo e riflettono una ridotta diversità e uniformità microbiologica dimostrata nei campioni di escreato con neutrofilia. Nello studio emerge infatti una correlazione positiva tra la percentuale di neutrofili nell’escreato e una relativa abbondanza di Moraxella, oltre che una correlazione negativa con Streptococcus, Gemella e Porphyromonas.

La neutrofilia nello sputum risulta il maggior predittore della composizione del microbiota delle vie aeree, oltre all’età, alla dose di steroidi inalatori, al sesso e all’atopia.

Il rapporto tra fenotipo infiammatorio, caratteristiche cliniche e composizione del microbioma delle vie aeree potrà essere oggetto di ulteriori studi con l’obiettivo di favorire la personalizzazione dei trattamenti nell’asma bronchiale.